Ricadente in quella che era la Bonifica Valle Tagli, in località Termine del comune di Caorle, in destra della “Livenza Morta” (Brian). Tale prima bonifica privata avvenne nel 1911 per opera del dott. G. Romiati: l’idrovora, che scaricava nella Livenza Morta all’incontro del vecchio Argine dei Cento Campi, era costituita da una turbina azionata da locomobile.
Con l’invasione austriaca (novembre 1917) e con la successiva distruzione dell’idrovora (1918), l’azienda interruppe ogni sua attività e si ritornò alla palude sommersa.
Subito dopo il primo dopoguerra, il Magistrato alle Acque ripristinò prontamente l’idrovora con l’installazione di un nuovo motore elettrico, cosa che fece anche per altri impianti distrutti dalla guerra.
Nel 1922, nell’occasione del primo convegno nazionale sulla bonifica, che si è tenuto a S. Donà di Piave, la vecchia idrovora fu sostituita da quella consorziale composta di 3 gruppi elettrici (primo con tre pompe centrifughe ad asse verticale).
Nel 1924, l’impianto è stato subito integrato con un quarto gruppo, e ha iniziato a operare in simbiosi con l’idrovora di Torre di Fine.
Dopo l’integrazione con l’Ongaro Superiore, tramite il sostegno di Ponte Crepaldo, e dopo la piena del 1966, si e ritenuto di elevare la portata specifica del bacino a 6,2 l/sec/ha) costruendo l’idrovora Valle Tagli. Tale capacità di sollevamento è stata poi ulteriormente migliorata con l’elettrificazione dei motori diesel dell’impianto di Torre di Fine grazie all’incremento del numero dei giri.
L’edificio, di particolare pregio architettonico, grazie alle merlature in mattoni a faccia vista e alle articolate texture riferite all’epoca industriale di fine 800, è secondo solo all’idrovora di Torre di Fine. Permangono, al suo interno, i motori e le scritte del “ventennio”, che caratterizzano l’epoca in cui fu costruita.
Dotazione
4 pompe RIVA – anni 1920 e 1924 – della portata complessiva di 26.000 l/s con una prevalenza 4,00 di 4 m, motori ANSALDO della potenza complessiva di 1.492 kW a 124 giri il minuto.