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a cura di Giulia Grotto (Studio Grigiò)
Un grande videomapping di 30 metri sulle facciate dei palazzi che affacciano su piazza Indipendenza.
Le facciate degli edifici, i singoli elementi architettonici, le finestre e gli archi si animeranno diventando superfici complesse su cui proiettare immagini, foto e animazioni. Uno spettacolo dal grande impatto visivo ed emotivo in cui immagini del passato e del presente si legano per raccontare l’evoluzione dei territori di bonifica nel Veneto con un taglio artistico ed emotivo. Accompagnato da una colonna sonora originale.
Gigantografie di immagini di diverse terre di bonifica in Italia e all’estero. Frutto di un concorso promosso tramite “call for photos”.
Fabrizio Vendramin nato in Svizzera da genitori del Basso Piave.
Fin da giovanissimo si interessa alla fotografia esplorando il mondo della proiezione di diapositive a colori.
Con l’avvento dell’era digitale trova nuovi spunti nell’utilizzo di tecniche di elaborazione software dell’immagine e nella produzione di stampe fine art. Tiene anche corsi di fotografia.
Attualmente risiede nel Basso Piave, dove vive e lavora.
Renato Striuli (Renè) nato nel 1942 a San Donà ma residente a Musile ha lavorato per oltre 54 anni nel campo del commercio della ferramenta e delle macchine utensili. Dal 2010, con il pensionamento, Renato ha iniziato a dedicarsi alla scultura del legno.Sculture in cui traspare la ricerca continua di Renato sulle tecniche di lavorazione, sui soggetti, sulle forme ma anche sui tipi di legno e sulle loro singolari possibilità scultoree.
Altorilievi, bassorilievi, sculture a tutto tondo ma anche oggetti torniti di uso quotidiano sono il risultato di migliaia di ore di applicazione. I soggetti sono di ogni tipo: dai classici dell’antica Grecia e di Roma, a soggetti contemporanei. Anche il Centenario della Grande Guerra è stato motivo di ispirazione che ha dato vita a varie sculture compreso un grande bassorilievo dal titolo “Da Caporetto al Piave”.
Rosangela Bolognese nata in Salento a Martano in provincia di Lecce nel 1970, si è trasferita in veneto 22 anni fa. Ha cominciato ad avvicinarsi all’arte già all’età di 8 anni studiando pianoforte. Successivamente si è laureata al Conservatorio in canto lirico e pianoforte. La musica è sempre parte attiva della sua vita e delle sue giornate. Da qualche anno si è avvicinata a pennelli e colori. Crea così dei lavori astratti ma sempre molto colorati e solari come la sua personalità. Mescolando musica e colori i suoi quadri sono sempre ispirati dalle note di canzoni famose, non a caso ogni lavoro ha il titolo di un brano musicale.
Attualmente le sue opere sono esposte in diversi locali di Portogruaro e dintorni.
Franco Cadamuro è nato a Zenson di Piave e formatosi alla scuola dell’arte e del cesello dal maestro Memi Gasparini. I suoi lavori si ispirano alle tecniche tradizionali (dal disegno alla grafica, dal cesello alla scultura del legno, dall’incisione calcografica allo sbalzo) ma anche a quelle più innovative e affini ai processi industriali quali automazione, robotica e cibernetica. Tutto questo si riversa nelle sue opere di gusto arcaico, la cui abbondanza di particolari e i cui temi richiamano però riflessioni di senso umanistico.
Le creazioni di Anna Battaglia interpretano in modo geometricamente onirico e talvolta surreale le forme animali che popolano il mondo della bonifica.
La tecnica della tarsia lignea, elaborata e versatile, abbinata all’uso di coloranti acrilici, consente un’esplosione cromatica che dà il senso delle molteplici sfaccettature della vita e risveglia gioiose reminiscenze infantili.
Sito: www.annabattaglia.it
Contatti: info@annabattaglia.it
Le opere di questo percorso nascono da un’ispirazione formale, linee orizzontali, e cromatica, la prevalenza di toni freddi. Poi però il quadro si complica e ai segmenti si aggiungono piccole circonferenze, bolle, croci; tra i verdi e gli azzurri fanno capolino i gialli, gli arancioni, i rosa. Paesaggi, epifanie, colture in vitro. Onde.
Realizzata dal Centro documentazione e ricerca Trentin in collaborazione con Iveser (Istituto veneziano per la storia della resistenza e della società contemporanea) e Associazione “rEsistenze”, la mostra si propone innanzitutto di valorizzare il ricco fondo fotografico contenuto nell’Archivio di Franca Trentin (conservato a Venezia dall’Associazione rEsistenze): una documentazione per immagini che va dalla fine del XIX secolo ai primi anni Duemila.
Festival della Bonifica
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San Donà di Piave è situata a breve distanza da Venezia, Treviso e Pordenone. È facilmente raggiungibile in auto e in treno.
Durante il Festival saranno molte e varie le occasioni per assaggiare i prodotti locali e dugustare il Menù della Bonifica.
La città offre molte aree di sosta a breve distanza dai luoghi del Festival.
Presentando il modulo di iscrizione ad uno degli eventi in programma avrete uno sconto nelle strutture convenzionate.
Un INFOPOINT sarà aperto al pubblico in Piazza Indipendenza, presso l’ingresso del Consorzio di Bonifica Veneto Orientale.