Presentazione settore artistico

Direttore Artistico | Andrea Pennacchi

I recenti sconvolgimenti climatici che hanno colpito duramente queste nostre terre, alternando inondazioni e tempeste al pericolo di siccità estrema, oltre a provare l’esistenza di un cambiamento climatico in atto e a confermare la necessità di una politica di gestione delle acque, hanno reso evidenti quattro fatti fondamentali:
La capacità del territorio di risollevarsi in poco tempo anche di fronte a sciagure di scala mai vista, apocalittica verrebbe da dire, grazie al lavoro dei suoi abitanti e alla rete di solidarietà nazionale.
L’incapacità, meglio: la riluttanza, del Nord Est di raccontarsi al resto d’Italia, forse nel timore di incrinare una consolidata immagine di terra votata al fare e che rifugge il piagnisteo.
La necessità di elaborare racconti nuovi per dare un senso e una direzione ai tempi nuovi, racconti che affondino le radici nelle tradizioni esistenti e che si appoggino alle istituzioni che al territorio hanno dato forma.
Il Nord Est, dalle Dolomiti al litorale, quando non è soffocato dal “progresso scorsoio” è terra di bellezza mozzafiato, che unisce la natura all’opera dell’uomo in visioni sublimi.
Il nostro festival, votato dalla nascita al rapporto vivo tra uomo e territorio, tra ingegno umano e natura, è il luogo più indicato per riflettere sul futuro che ci attende, e per elaborare – a fianco delle soluzioni tecniche – anche i racconti di cui questa terra (ma, oserei dire, l’Italia) ha bisogno su questi temi.

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