IL FULMINE NELLA TERRA

Di Martino e Orazio Cerino
con Orazio Cerino

evento in collaborazione con Giffoni San Donà Experience

IL FULMINE NELLA TERRA

SAN DONA’ DI PIAVE – Teatro Metropolitano Astra
Venerdì 22 aprile 2022
Ore 21:00

Il 22 aprile in tutto il mondo si celebra la “Giornata mondiale della Terra”. Non è infatti un caso che noi ragazzi del Giffoni San Donà Experience abbiamo voluto aprire gli Spring Days celebrando la Terra. Questo tema è sempre stato molto caro a noi ragazzi del Comitato Organizzativo Giovani dell’Hub San Donà che, insieme al Consorzio della Bonifica del Veneto Orientale, abbiamo voluto portare a San Donà di Piave, il 22 aprile 2022 alle 21:00 presso il teatro Metropolitano Astra, lo spettacolo teatrale della compagnia di Mirko Di Martino e Orazio Cerino, intitolato “IL FULMINE NELLA TERRA”.
Lo spettacolo “Fulmine nella Terra”, attraverso uno degli eventi più drammatici del nostro paese, il terremoto dell’Irpinia, ci farà prendere coscienza del fatto che l’uomo, se vuole salvarsi insieme al Pianeta, deve saper ascoltare la natura e deve mettere in atto azioni di rispetto perché entrambi possano convivere.

Lo spettacolo sarà preceduto da un inedito di Orazio Cerino: “TUTTI GIU’ PER TERRA”, un monologo che sicuramente stupirà gli spettatori. Noi Giffoners siamo onorati che venga rappresentato per la prima volta a San Donà di Piave.

Significativa la sinossi con la quale Orazio Cerino ci ha presentato il suo inedito: “Giro giro tondo, casca il mondo, casca la terra, tutti giù per terra. Un gioco, forse il primo che facciamo in gruppo, una filastrocca, una canzoncina che ci accompagna sin da quando siamo piccoli, cantata in allegria senza far troppo caso al significato. Ma oggi, quanto pesano quelle parole? Oggi che il mondo rischia di cascare davvero, la canteremmo ancora così felici e spensierati?
O sarebbe il caso di cominciare a sorreggerla la terra? In fondo, siamo 8 miliardi. Dovremmo farcela”.

La provocazione lanciata dall’attore è evidente “sta a noi adesso capire da che parte vogliamo stare. Anche perché la terra, inesorabilmente, lotta contro quello che è diventato il suo nemico principale: l’uomo. Lotta per la propria salvaguardia, che poi è anche la nostra. E il tempo delle ipotesi, delle riflessioni, delle promesse non mantenute ormai è finito. Dobbiamo cominciare ad agire subito. Anche perché la terra ha esaurito la sua pazienza e ormai, non aspetta più”.

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