L’azienda La Frassina nasce nel 1940 su una estensione di terra originariamente valliva, recuperata con gli ultimi interventi di bonifica effettuati in questa zona. Mario e Marco Aurelio Pasti acquistarono nel 1939 una porzione di valle nella laguna di Caorle dal barone Franchetti. Grazie alla sapiente e lungimirante opera di bonifica attuata con l’escavo di canali per la raccolta delle acque, l’edificazione delle pompe idrovore, la costruzione di nuovi argini ed il potenziamento di quelli antichi, nasce la Frassina.
In mezzo alle colture tipiche: mais, frumento, barbabietola da zucchero e soia, da sempre presenti in questa campagna, ci sono i dodici ettari di vigneto. A partire dal 2005, noi fratelli Lucia e Carlo, applicando precisi standard di minimo impatto ambientale (SQNPI), riducendo i quantitativi di produzione di uva per ettaro nella ricerca della piena espressione di questo territorio, abbiamo dato inizio alla produzione dei nostri vini nei quali ritroviamo evidenti i peculiari profumi e la tipica sapidità dei territori di mare.

L’azienda Le Carline si occupa di viticoltura biologica da oltre 30 anni e questo fa sì che da sempre Le Carline è sinonimo di vini certificati biologici, vegani e senza solfiti aggiunti.
La cantina si trova in provincia di Venezia, nel cuore dell’area viticola biologica più grande d’Europa e all’interno dell’area del biodistretto BioVenezia.
La produzione aziendale è certificata biologica e vegana da ICEA, oltre ad aver aderito a protocolli di controllo e analisi sulla quantità di gas ad effetto serra che viene prodotta durante il processo produttivo (impronta carbonica), per mettere in atto scelte comportamentali e operative tali da ridurre ulteriormente le emissioni di CO2 nei vari ambiti e procedure aziendali.
Anni fa l’azienda ha iniziato la produzione di vini senza l’aggiunta di solfiti e oggi questa linea è composta da ben 5 vini: il Refosco dal Peduncolo Rosso, il Cabernet, il Bianco il Merlot e il Pinot Grigio.
Recentemente la produzione aziendale, nell’ottica di una viticultura maggiormente sostenibile, si è arricchita della linea di vini RESILIENS da vitigni resistenti PIWI (un bianco, un rosso e uno spumante dolce).

Sul litorale adriatico, a Jesolo, ha sede Miglio Rosso, un’azienda agricola in cui è possibile ammirare una lussureggiante distesa di vigneti di più di 100 ettari. La tenuta ospita un edificio di fine 800 mirabilmente restaurato e un delizioso laghetto, tappa fissa degli uccelli migratori.
L’evoluzione di Miglio Rosso ha un fascino particolare, forse perché in sé racchiude la storia di una famiglia che si è adoperata per oltre 50 anni al fine di far crescere una realtà in cui credeva fermamente.
Dalla coltivazione delle barbatelle, intrapresa da Dino Colla quando ancora non esistevano in Italia realtà simili, si è passati alla creazione dei vigneti, curata da Pierangelo Colla.
Oggi i nipoti di Dino, figli di Pierangelo, sono pronti a lasciare la loro impronta personale, grazie all’avvio della produzione dei 3 vini fermi e delle 3 pregiate varietà di Prosecco.
Il lavoro e l’evoluzione incessanti della famiglia Colla si leggono nel rispetto del territorio e nella cura dei dettagli, non ultimo quello di essere stati tra i primi a sottoporsi volontariamente a controlli costanti per ottenere la certificazione SQNP, garanzia di tracciabilità e sostenibilità.
Oggi Miglio Rosso è una realtà in piena crescita, nutrita dall’entusiasmo volitivo delle nuove leve e dall’esperienza di chi l’ha vista nascere, pronta a riservare ancora innumerevoli sorprese.

Tessère si colloca nelle terre emerse sulla sinistra del fiume Piave che nei secoli hanno visto avvicendarsi, prima i Romani con la produzione di “vini neri come la pece”, poi i Veneziani con il “Vin da Viajo”, quindi ai giorni nostri, Tessère con i suoi Rabosi. La coltivazione del Raboso a Tessère è rigorosamente biologica, prevede l’utilizzo esclusivo di trattamenti naturali e potatura e vendemmia manuali. Nella fermentazione sono utilizzati i lieviti naturalmente presenti sui grappoli e durante la vinificazione non si impiegano additivi di origine animale. Con il Raboso si ottengono sia vini fermi che vini spumanti. Come contempla la nostra tradizione, per Rebecca Raboso Passito e per la Docg Piave Malanotte è prevista una parte di appassimento dell’uva Raboso, mentre per lo Spezier Raboso un lungo affinamento in bottiglia; Tessère fin dal 2007 si è aperta all’innovazione con Redentor Spumante Metodo Classico da Raboso Rosato e con la sua versione di spumante con i lieviti lasciati intenzionalmente in bottiglia.