Paolo Lorenzon nato a Treviso nel 1955, vive e lavora come albergatore a Ponte di Piave. Fin da ragazzo è stato molto attratto dalla matematica, dagli esperimenti scientifici e i lavori manuali. Ha cominciato a praticare la fotografia fin dalla prima media, frequentando poi un corso della Scuola Radio Elettra di Torino, grazie al quale ha appreso le prime nozioni scientifiche. Nel tempo, consapevole di quanto rilevante fosse sviluppare e stampare i propri negativi nonché dell’importanza di sperimentare in prima persona, ha imparato a usare la camera oscura. Negli ultimi anni ha inoltre avvertito la necessità di salvaguardare l’enorme numero di negativi ormai accumulati – all’incirca quindicimila– riuscendo nell’arco di pochi mesi a digitalizzarli tutti con risultati eccellenti. Il periodo durante il quale ha dedicato più tempo alla fotografia – il pomeriggio a fotografare e, le notti, in camera oscura a sviluppare e stampare – va dal 1972 al 1979. Dopo di allora, ha dovuto ridurre le ore da dedicare alla sua passione, ma nel frattempo anche il paesaggio e la vita contadina sono molto cambiati. Non per questo ha abbandonato la fotografia, sebbene oggi preferisca occuparsi di altri soggetti e altri luoghi, affascinato qual è dagli eventi atmosferici e da tutti gli spettacoli che le leggi della fisica provocano agendo sulla natura.
Il volume che raccoglie una parte significativa del suo lavoro, Racconti di un fotografo. Dalle terre del Piave, è stato pubblicato dall’Editore Ronzani nel 2018.