Debora Antonello

Terre d'acqua

12-19 maggio | Palazzo del Municipio, Sala delle Colonne, Portogruaro

L’installazione è un percorso che parte dalle acque, attraversa terre ed innesti . Incontra il lavoro dell’uomo e culmina in culle, la Creazione. Le opere sono costruite con legno, gesso, cemento, tubi, carta,  materiale di recupero del lavoro e della vita del’l uomo

La poetica dell’artista

“L’artista esplora il sé e l’altro da sé giungendo all’integrazione fra consistenza terrestre e proiezione celeste, fra corpo e anima, fra materia e spirito. Tale processo presuppone un cammino, un travagliato percorso.

Vagare dunque alla ricerca incessante della perfezione, errare in direzione di una meta significa anche compiere errori, a volte vanificare l’intento e il raggiungimento dello scopo. Questa condizione è però quella più autenticamente umana, quella che si sostanzia di una compresenza di elementi diversi, anche opposti, che convivono e generano l’energia vitale, innescano le più brucianti discese nell’oscurità e le sue più sublimi trasmutazioni. Una ricerca o una fuga, uno sprofondamento o una emersione dagli abissi dell’essere per una consapevolezza compiuta e viva della coscienza del proprio esistere.

Questa estensione dell’essere, dell’essere umano in particolare, è oggetto di riflessione per Debora Antonello che ha trovato modo di dare voce a questa materia riccamente e a volte dolorosamente variabile in diversi cicli di opere”.  (da Così in terra, di Carla Chiara Frigo)

Biografia artista

Debora Antonello  nasce a Cittadella (PD) nel 1967.

Cresciuta con un torchio in casa e la passione per Venezia, dove frequenta la Scuola Internazionale di Grafica e l’Atelier Aperto, sviluppa il suo lavoro a partire dal segno e dalla ricerca nei materiali. Ricerca che la porta ad esprimersi attraverso un’ampia gamma di linguaggi, dall’incisione alla pittura, dalla scultura all’oggetto d’arte.
Le sue opere attraversano la terra per proiettarsi nella spiritualità, anche grazie ad esperienze nelle carceri, l’impegno con Libera e il rapporto continuativo con il Giappone. Nel 1992 lascia l’insegnamento.

Ha realizzato la parete dell’abside (12x5m) della chiesa di Sant’Anna a Piove di Sacco (PD). Dal 2010 al 2017 illustra  il calendario per Libera, associazioni nomi e numeri contro le mafie. E’ invitata a esporre al “Prints Tokyo 2012”, presso il Metropolitan Museum Tokyo.

Tiene un workshop di incisione sperimentale presso il Liceo artistico di Nove, VI, ai Musei Civici di Padova, a Wolsburg (Germania) e nel 2010 , 2012 e 2013 a Tokyo e Matsudo (Giappone). Nel 2013 entra nell’Associazione Nazionale Incisori Contemporanei, di cui fa parte nel direttivo. Ha esposto in numerose personali in Italia e all’estero.

Insegna tecniche sperimentali pittoriche all’Accademia Aperta di Cittadella.

Lavora tra Veneto e un fienile toscano.