Nella settimana dal 26 al 30 ottobre 2018 una ondata eccezionale di maltempo ha investito il Triveneto e l’intera Italia.
La forza del vento, con la velocità e potenza di un uragano, ha distrutto vastissime estensioni boschive, divelto in ogni dove alberi giovani e centenari ; la “bomba” d’acqua ha simultaneamente dilavato i territori montani e di pianura, fatto rapidamente defluire macerie vegetali e fanghi nei grandi e piccoli corsi d’acqua.
La piena eccezionale ha disseminato questi resti nei greti e li ha traportati sino al mare dove ha trovato, a impedire la loro dispersione nella sua immensa distesa, venti e onde altissime che hanno fatto muro e li hanno spinti a riva; sul litorale si sono ammassati cumuli vegetali e immondizie di ogni genere . Il disastro è stato documentato da foto, video, trasmissioni nel suo farsi.
Sul day after dal giorno del disastro sino ad oggi e sull’annuncio di futuro (oscuro) che quella perturbazione eccezionale racchiude in sé, investiga la mostra che si presenta in occasione del Festival della Bonifica. Che natura si è rivelata? Che natura si prepara? Su quali consapevolezze ricostruire?
La mostra trae la sua origine dal lavoro iniziato quasi a ridosso di quell’evento da parte di un gruppo di fotografi che hanno deciso di investigare i paesaggi, tra Veneto e Friuli, così come si presentavano dopo quel grande crash di natura. Quella che si presenta è la prima sintesi di questo viaggio condotto lungo le vie dei fiumi, dalle loro sorgenti alle distese marine.
Edoardo Cuzzolin vede la natura come fosse un artista che ha prodotto una immensa installazione di Land Art. In quella settimana in cui ha scatenato venti a 200 km/h, prodotto “bombe” d’acqua, divelto boschi, riempito fiumi, la natura ha prodotto una enorme opera d’arte in cui possiamo trovare, tra distruzioni e rovine, segnali da decifrare per divinare sul futuro, inusitati pattern coloristici, radure di ordini matematici, design paesaggistici. E terrori del caos
Francesco Finotto inventa paesaggi primordiali di un mondo senza l’uomo che il disastro ha evocato; sorge un’alba che potrebbe essere quella che si vide all’origine del tempo o quella che illuminerà estenuata la sua fine. E fa giocare questi paesaggi di origine e fine del tempo dell’uomo, paesaggi di tempi ed ere geologiche, con il ciclo quotidiano di una natura povera e dimessa che vive sul greto del fiume.
Stefano Ciol fornisce un volto alle divinità pagane che hanno corpo nei torrenti e fiumi friulani: Cordevole, Degano, Cellina, Tagliamento. Scorrono i Fiumi nel buio e nel chiaro tra i nuovi disastri del bosco caduto; dentro il loro regno, tra argini e rocce, nei loro piccoli laghi, disegnano imperterriti sabbie, sponde, sassaie appena turbati dai disastri visibili sulle loro rive, da fanghi e detriti scaricati nelle loro acque. Sanno come purificarsi. Contengono pesci di acque sorgive: temoli, barbi, trote fario e salmerini. Non li vedi, ma li intuisci. Il volto dei fiumi è il colore della loro acqua per ognuno di loro diversa e; quelle tinte, che in ognuno mutano dal verde al più puro blu, testimoniano la loro personalità. Le variazioni di toni che ognuna di loro ci mostra nel ciclo del giorno sono il canto variato delle divinità acquoree che permanentemente nutrono la terra e vanno al mare.
Carlo Chiapponi sposta il tiro, allarga gli spazi dell’osservazione; ciò che è eccezionale non succede solo nei boschi e nei paesaggi del “naturale”. In città, nella sua Marghera, a ridosso di nuovi boschi artificiali, il disastro di natura appena avvenuto nei monti e nei fiumi, rompe lo sguardo abituale, spezza il velo dell’ordinario e superficiale vedere. La crisi del naturale aumenta la percezione, un occhio nuovo scopre l’aridità e secchezza dei parchi urbani, dove la natura è vilipesa, espulsa o muta tra gabbie di condomini o autostrade urlanti. E la sua vitalità selvaggia si trova ai bordi, nell’incolto, disegna quel terzo paesaggio già cantato da Gilles Clément.
Il racconto di natura e artificio del gruppo dei quattro fotografi si interseca con quello di altri due artisti.
Lucio Schiavon, stimolato dai racconti sulla rovina del bosco e delle sue radure, dove urogalli e altri animali trovavano lo spazio sacro per le danze di accoppiamento, inventa un bestiario dei tempi che verranno. E nuove foreste e nuove radure.
Adriana Iaconcig non parla del disastro avvenuto. Ci parla del bosco come luogo dell’anima, del suo desiderio ancestrale, del suo mito. La sue immagini pensano al passato e proiettano nel futuro la sua memoria in un nuovo inizio. Risuona la vecchia voce, il richiamo della natura primigenia e profonda a perdersi nella sua materia, nella sua fecondità. La sente onnipresente nel viaggio nel bosco della memoria della sua prima giovinezza in Canada tra tronchi immensi, ombre silvane, sensi selvaggi. Avendo oggi, come colonna sonora di sottofondo che accompagna la sua immersione nel nuovo bosco, eletto e ritrovato tra Friuli e Slovenia, la voce dei tanti racconti che la cultura dell’uomo ha inventato; dai miti antichi dei greci sino al Walden ottocentesco. È in quei luoghi che si cela come Artemide, amando muschi, alberi, fiere e polle d’acqua; e gioisce per il ballo di seduzione che faune e ninfe intrecciano tra le foglie cadute.
La mostra pensa ad un nuovo rapporto da instaurare con la natura che viene; lo fa nel cono d’ombra dei cambiamenti climatici, i cui effetti sono usciti dalle previsioni libresche, e hanno cominciato a mordere la realtà che viviamo. Perturbazioni a venire: occorre prenderne le misure.
Giorgio Baldo (1948), si è laureato in sociologia a Trento nel 1973. Dal 1982 al 1994 ha svolto attività professionale nel campo dell’informatica sia come imprenditore sia come consulente aziendale. Dal 1994 al 2010 è stato docente a contratto di “Informatica e disegno automatico” presso l’Istituto Universitario di architettura di Venezia (IUAV).
Dal 1999 svolge attività manageriale nell’ ideazione, organizzazione e comunicazione di eventi artistici.
Dal 1999 al 2003 è stato Assessore alla Cultura presso il Comune di San Donà di Piave. In questa veste ha fondato e poi diretto la Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di San Donà di Piave organizzando oltre 60 esposizioni artistiche (architettura, arti plastico-visive e grafica), concorsi ed eventi di arte pubblica di rilevanza nazionale, e un Alto Corso di specializzazione per la formazione di progettisti dell’Industria del divertimento sostenuto dai Comuni di San Donà di Piave, Jesolo e I.U.A.V.
Nel 2002, per l’insieme delle manifestazioni culturali organizzate dal suo Assessorato, il Comune di San Donà di Piave ha ottenuto il premio “Città della Cultura Veneta” nel concorso organizzato dalla Regione del Veneto.
Nel 2007 ha ideato il Museo del Paesaggio di Torre di Mosto, riconosciuto dalla Regione Veneto nel 2009; dal 2008 è Direttore dello stesso ed ha organizzato 36 esposizioni d’arte aventi per tema la rappresentazione artistica del paesaggio veneto nel primo novecento e il paesaggio italiano contemporaneo.
Ha prodotto e curato oltre 70 cataloghi d’arte.
Dal 2005 al 2017 è stato membro del Consiglio Generale della Fondazione di Venezia.
Dal 2007 a oggi ha ricoperto ruoli di Consigliere nel Consiglio di Amministrazione della Fondazione comunitaria Terra d’Acqua, di cui è stato uno dei due soci fondatori, nel Comitato di Gestione del Volontariato del Veneto, e nel Consiglio di Amministrazione di Polymnia, società strumentale della Fondazione di Venezia.
Dal 2015 ricopre il ruolo di Consigliere nel Consiglio di Amministrazione della società “Civita Tre Venezie”, specializzata in grandi esposizione artistiche nell’area del triveneto.
Dal 2018 è coordinatore del Comitato tecnico di gestione della “Casa dei Tre Oci” a Venezia.
Carlo Chiapponi
1962_ Nasce il 22 Aprile a Mestre(VE)
1980_ Inizia a fotografare concentrando la sua attenzione sull’uomo, contestualizzandolo nell’ambiente in cui vive.
1985_ 1° premio sez. DIA, concorso nazionale “Fotografia a Marghera”.
2003_ 3° premio sez. colore, concorso Intercral di Venezia.
2004_ Presenta alla manifestazione “ Portfolio in Villa” a Solighetto, “Industrial Estate”, ricevendo numerosi consensi.
2° premio, “Concorso Nazionale COOP” a tema “Obiettivo sulle contraddizioni della mia città, del mio paese”.
Collettiva con il portfolio “Industrial Estate”, A.C.F. La Tangenziale, presso la Cassa di Risparmio, Venezia.
Personale con il portfolio “Urban Landscape”, presso la galleria “Il Ponte”, Mestre.
Segnalato nella manifestazione O.R.S.A..
2005_ Personale con il portfolio “Industrial Estate”, presso la galleria “Il Fotogramma”, Mogliano Veneto.
2° premio, concorso fotografico nazionale F.I.A.F. n° 05C02 “Dei bambini il mondo”.
Collettiva con il portfolio “I colori della mente”, A.C.F. “La Tangenziale”, presso la galleria “Contemporaneo”, Mestre.
Pubblicazione nel sito “Fotologie” del portfolio “I colori della mente”, recensione a cura di Fausto Raschiatore.
2006_ Personale con il portfolio “I colori della mente”, presso centro culturale “Il Brolo”, Mogliano Veneto.
Pubblicazione nel sito “Fotografiaonline” del portfolio “Industrial Estate” recensione a cura di Andrea Zaccarelli.
Segnalato con il portfolio “ Tutti i giorni”, manifestazione “Portfolio in Villa”, Solighetto.
Personale con il portfolio “Terre di confine”, presso la Galleria “Due Colonne”, Mestre.
2007_ Collettiva il portfolio ”Fuori Servizio # 1”, 9° Collettiva Immagini d’Autore a Marghera Fotografia.
Ammesso a “Fotoincontri Bibbiena”, portfolio “Fuori Servizio”.
2° premio, 6° Portfolio Trieste, con il portfolio “La Casa al Mare”.
Iscrizione al C.F. La Gondola.
Si avvicina alla poesia Giapponese, componendo Haiku, che influenzano il suo modo di
pensare la fotografia.
2008_ Espone al C.I.F.A. di Bibbiena per “Immagini del Gusto”.
Collettiva con il portfolio “La Casa al Mare”, presso il centro culturale Candiani, Mestre.
Collettiva “Immagini del gusto”, C.F. La Gondola, presso “Al Bacaro”, Venezia.
Personale con il portfolio “Rolling Stones”, presso Bistrot de Venice, Venezia.
Collettiva “Essere Umani”, C.F. La Gondola, presso Spazioeventi Mondadori, Venezia.
2009_ Collettiva “Donne”, C.F. La Gondola , presso Cassa di Risparmio, Venezia.
3° premio, 8° Portfolio Trieste, con il portfolio “Confini Impermanenti”.
Manifestazione “Eternità e Attimo”, presso G.F. Scattando, Noale(VE).
Collettiva “Around Venice”, C.F. La Gondola, presso Spazioeventi Mondadori, Venezia.
2010_ Collettiva “La notte e il suo cuore”, C.F. La Gondola, presso Cassa di Risparmio, Venezia.
Manifestazione “Altri_Viaggi”, presso C.F. La Barchessa, Limena(PD).
2° premio, 9° Portfolio Trieste, con il portfolio “Deframmentazioni”.
Manifestazione “Deframmentazioni”, Presso G.F. Decumano VI, Villanova(PD).
Collettiva “Corpo & Corpi”, C.F. La Gondola, presso Spazioeventi Mondadori, Venezia.
2011_ Collettiva “Positiv”, C.F. La Gondola, presso Fondazione Querini Stampalia, Venezia.
2012_ Personale presso Palazzo Zenobio, Venezia.
Personale “Confini Impermanenti e Deframmentazioni”, presso Centro Arti Visive Sikanie Gallery, Catania.
Collettiva “Flash”, C.F. La Gondola, presso Tre Oci, Venezia.
2013_ Lettore portfolio presso la Casa dei Tre Oci, durante la manifestazione “L’ Immagine Sospesa”
Socio fondatore Associazione Culturale “Civico 5”, sede a Mestre-Venezia.
3° premio, 12° Portfolio Trieste, con il portfolio Something and Nothing.
Collettiva “Time”, C.F. La Gondola, presso Casa dei Tre Oci, Venezia.
2014_ Collettiva “Arte e Biennali”, C.F. La Gondola, presso Cassa di Risparmio, Venezia.
2015_ Collettiva “ Camera e Cucina” presso il centro Culturale Candiani, Mestre.
Collettiva “Quel che resta del giorno”, C.F. La Gondola, presso Casa dei Tre Oci, Venezia.
2016_ Collettiva “Lo specchio di Alice”, C.F. La Gondola, presso Casa dei Tre Oci, Venezia.
Lettore portfolio presso la Casa dei Tre Oci, durante la manifestazione “NOW, tendenze della fotografia contemporanea”.
Collettiva “ Venezia fino a quando”, C.F. La Gondola, installazione manifesti presso la Giudecca, replica presso il locale “Laguna Libre”, Venezia
2017_ Collettiva “Nuovi Miti, Nuovi Riti”, C.F. La Gondola, presso Art Bugno Gallery, Venezia.
Personale “Il ramo, il vento e la luce”, presso Villa Giustinian Morosini (XXV Aprile), Mirano, Venezia.
Lettore portfolio presso Villa Hériot, Giudecca-Venezia, durante la manifestazione ”Un posto in galleria”.
2018_Personale “Something and nothing”, presso Ca’Pisani Hotel, Venezia.
Personale “Snakeskin”, presso lo studio Ugo Carmeni, durante la manifestazione ArtNight,Venezia
Collettiva “Mirrors, Windows, Mosaic”, con il progetto “Snakeskin”, Presso Mu.Pa. Museo del Paesaggio, Torre di Mosto, Venezia
Collettiva per evento Mirano Fotografia, con il progetto “Dark Side”, presso Villa Giustinian Morosini (XXV Aprile), Mirano, Venezia.
2019_ Collettiva “Codice Sorgente”, presso Palazzetto Tito, fondazione Bevilacqua la Masa, Venezia
Stefano Ciol
Stefano Ciol, erede di una dinastia di fotografi, affianca al lavoro professionale la ricerca personale. La sensibilità per le luci e per le ombre che svelano e connotano la realtà lo ha portato a un’opera continua di aggiornamento tecnologico, a incrociare le tecniche tradizionali con quelle più recenti e avanzate allo scopo di perfezionare la corrispondenza tra la propria visione e l’immagine finale. Questo processo trova piena evidenza nel controllo delle tonalità della sua fotografia di paesaggio in bianco e nero, rilettura in chiave contemporanea di un genere che affonda le proprie radici nella storia stessa della fotografia. Vive e lavora a Casarsa della Delizia.
Volumi:
La Cattedrale di Spoleto. Storia Arte Conservazione, F.Motta Editore, 2002;
La Basilica di San Francesco ad Assisi (Basilica Inferiore), Mirabilia Italiae, F.C. Panini Editore, 2002;
Arte nelle Venezie. “Gli affreschi nelle Chiese della Marca Trevigiana dal duecento al quattrocento”, Fondazione Cassamarca, 2003;
San Vendemiano, Comune di San Vendemiano, 2004;
Gli affreschi della Scuola di Conegliano, Rotary Club di Conegliano, 2005;
Casa Spilimbergo di Sopra in Valbruna, Comune di Spilimbergo 2006
Friuli – natura, geologia, storia, paesaggio e arte, edizioni Fogolar Frulan Roma – Chiandetti 2007
Pordenone una città, ed. Comune di Pordenone 2010
Kaitag – arte per la vita, ed. Silvana Editore 2010
Parco – Galleria d’Arte Contemporanea di Pordenone – Armando Pizzinato, ed. Comune di Pordenone, 2011
Padova – Prato della Valle “Dove il tempo è sospeso ”, ed Elmar Libri, 2011
La trasfigurazione della materia, ed. Marietti, 2011
La scultura lignea e l’intaglio nella Valcellina, ed. Provincia di Pordenone, 2011
Ombre di luce ed Punto Marte – catalogo della mostra Ombre di luce di Stefano Ciol
Gli affreschi del castello di Valvasone, ed Roberto Vattori, 2012
Sguardi di luce – Gazes of light – catalogo della mostra Sguardi di luce di Stefano Ciol
Mostre:
Ciol – Quando l’arte diventa preghiera – Motta di Livenza (Treviso), 2010
“Prospettive” – Museo Civico Palazzo Ricchieri, calendario 2011
Ombre di luce – Motta di Livenza 5° Simposio Fotografico “Vedere Oltre” 2011
“Con gli occhi degli apostoli” – Meeting di Rimini 2011
“Stefano Ciol ripercorre i luoghi del film Gli Ultimi” di David Maria Turoldo – Arti delle Terre dell’Uomo 2012, Coderno di Sedegliano
CIOL & CIOL – dialoghi visivi tra due generazioni 3° Festival della Fotografia Italiano
Busto Arsizio (VA), 2012
“Orizzonti del sacro (opere di Ivan Theimer a Foligno), –Arti delle Terre dell’Uomo 2012, Casarsa Della Delizia Casa Pasolini
Turoldo, Gli Ultimi, 50 anni dopo nelle fotografie di Elio e Stefano Ciol – Trieste,
Palazzo del Consiglio Regionale 2012/13, Pordenone, CinemaZero 2013
“La natura ama nascondersi” – Palazzo Morpurgo, Udine 2013
“INCROCI. Rassegna di Arte Contemporanea” Galleria comunale d’arte contemporanea – Portogruaro 2014
“Nutrire gli occhi guardando alla terra” – nelle sale della fotografia d’autore a Palazzo Leone da Perego , Legnano (MI) 2015
“Art Factory Fair” – nelle sale della Fondazione Puglisi Cosentino – Catania 2015
“Paysages et Détours” – La Maison de l’Image, le Mois de la Photo –
nelle sale dell’antica biblioteca di Ancien Musée de Peinture – Grenoble 2016
“Grafismi di luce” – Galleria Librearia Boragno – Busto Arsizio (VA) Aprile 2017
“The ARTBOX.PROJECT New York 1.0”
at the Stricoff Gallery, 564 W. 25th Street, New York – 5th March – 16th March 2018
“Sembra un quadro Sembra una foto”
Galleria Sagittaria Pordenone – Pordenone (PN) – 9 giugno – 9 settembre 2018
“Memory of Place” a SE Center for Photography – Greenville – USA
“Sguardi di luce – Gazes of light” al Festival della Cultura Artistica “Perle di Luce” 2018
a San Martino al Tagliamento – Italy – agosto-settembre 2018
“SACRUM – Maestri per una Summer School International of Fine Arts” dal 14/09 al 04/11/2018
Sala esposizioni barchessa di levante Villa Manin – Passariano (Ud) – Italy
“Mirrors, Windows, Mosaic – Ricerche italiane”
dal 22/09 al 18/102018 al Museo del Paesaggio a Torre di Mosto (VE) – Italy 2018
“Black, White, & Monochrome” a SE Center for Photography – Greenville – USA
” L’abitudine della luce ” doppia mostra personale, dedicata ad Elio Ciol e Stefano Ciol
dal 31/01 al 10/03/2019 alla Galleria Mesta Ptuj – Ptuj – Slovenia
“Landscapes. East meets West – International Photo Exhibition” a THE BID | Art Space
dal 16 al 31/03/2019 a Pesaro
Premi:
2015 Prix de la Photographie Paris (Px3) > 5 Honorable Mentions
2015 Prix de la Photographie Paris (Px3) White Competition > Honorable Mentions
2016 One Eyeland Photography Awards > Finalist in “Nature-aerial” category
2017 3th Fine Art Photography Awards (FAPA) > 5 Nominee
2017 International Photography Awards (IPA)
> Honorable Mentions with “Pasolini places” series
2017 Monochrome Photography Awards > 5 Honorable Mentions
2017 Monovisions Photography Awards >
> 2nd Place Awards in Fine Art Category
> 8 Honorable Mentions
2017 International Photographer of the Year (IPOTY)
> 2nd Prize Winner in Fine Art: Landscapes Category
> 6 Honorable Mentions in Fine Art: Landscapes Category
2018 The ARTBOX PROJECT NEW YORK 1.0 > semi-finalist
2018 Shoot the Frame > Finalist in Landscape category
2018 One Eyeland – World’s Top 10 Black & White Photo Contest 2018> Finalist
2018 6th Zebra Awards > 1st Place in Professional Fine Art category
2018 Monovision Awards > 3st Place in Professional Landscape Series category
2018 International Photography Awards (IPA)
> Honorable Mentions with “Live sinfonia-A” Barcis 2016-Italy
2018 MONOCHROME AWARDS
> Honorable Mentions Landscapes with “Ombre e punteggiature A” Atri 2011-Italy
2018 Tokyo International Foto Awards (TIFA)
> Bronze BOOK / Nature “Gazes of light – Sguardi di luce”
2018 Monochrome Photography Awards
> Honorable Mention in Landscape category
2019 Fine Art Photography Awards 5th Annual Edition
> Landscapes Nominee (Professional) “Sturm und drang” – series
Edoardo Cuzzolin
Vive a San Donà di Piave. fotografo professionista dal 1980, da qualche anno docente di fotografica presso l’Istituto Scarpa Mattei di Fosssalta di Piave, “Servizi Culturali e dello Spettacolo”.
ha esposto in diverse mostre collettive e personali, tra cui al precedente Festival della Bonifica 2018 e al Mu.Pa. di Torre di Mosto.
Francesco Finotto
Nato a Eraclea, vive e lavora a San Donà di Piave. Laureato in Urbanistica con Marco Romano ha insegnato alla Facoltà di Architettura, Università degli studi di Genova e alla Facoltà di Ingegneria, Università degli studi di Padova. All’università ha conosciuto la fotografia, attraverso la passione e la competenza di Italo Zanier, l’amicizia e la disponibilità di Guido Guidi.
Accompagna l’attività di ricerca storica e di progettazione urbanistica, quest’ultima svolta soprattutto nel Veneto, con l’indagine fotografica dei luoghi. È presidente di CULTURAINCORSO associazione culturale che promuove la fotografia nel territorio. Pubblica i suoi racconti fotografici nella rivista IN PIAZZA.
Principali esposizioni:
Collettive:
Individuali:
Lucio Schiavon
Lucio Schiavon illustratore e Graphic Designer nato a Venezia.
Ha collaborato con Fabrica, La Biennale di Venezia, Agenzia Armando Testa.
Illustra Libri per la casa editrice Nuages di Milano e ha esposto alla Fondazione Bevilacqua La Masa. Ha vinto International Motion art Award di New York e l’Interfilm Festival short Movie di Berlino 2015 con due diversi cortometraggi in animazione. Nel 2019 inaugura la sua prima personale “Città Immaginarie” alla prestigiosa Galleria Nuages di Milano.