Con Adriana Iaconcig, risuona la vecchia voce, il richiamo della natura primigenia e profonda: il ritorno al bosco, l’immersione in natura accompagnati, nel suo caso, dalla memoria della sua prima giovinezza in Canada tra tronchi immensi, ombre silvane, sensi selvaggi. La mostra interroga su di un nuovo rapporto da instaurare con la natura che viene; lo fa nel cono d’ombra dei cambiamenti climatici, i cui effetti sono usciti dalle previsioni libresche, e hanno cominciato a mordere la realtà che viviamo.